Shakti significa forza, potenza, energia femminile, è la manifestazione femminile del Divino.

La venerazione delle varie forme di Shakti è largamente diffusa in India.

Verso la metà del primo millennio si afferma nel subcontinente asiatico una nuova corrente spirituale e religiosa: lo Shaktismo.

Una miriade di forme della grande Madre si andarono ad affiancare alle preesistenti divinità maschili induiste formando così delle coppie divine.

Questa corrente influenzò notevolmente anche il Buddismo così che alle varie figure dei Buddha si affiancarono una figura femminile.

Alla divinità maschile che rappresenta l’immutabile si affianca la divinità femminile rappresentante la forza, la potenza e quindi l’energia creatrice divina.

Una vera e propria rivoluzione religiosa che corrisponde anche ad una nuova veduta spirituale.

Nel VII secolo d.C. lo Shaktismo produsse i suoi testi: i Tantra.

Le radici più profonde dello Shaktismo e del Tantrismo si possono individuare nel culto della grande madre dei popoli pre vedici.

Culti che hanno analogie in tutto il resto del mondo e ci riportano alle origini della spiritualità.

Kali o Durga, madri nere nelle più antiche culture, dee nere come la Madonna nera cristiana provengono da un unico prototipo.

Una divinità arcaica che ha resistito alle tradizioni maschiliste, come quella vedica, e che è riaffiorata con nuova vitalità con il culto Durga e Kali in tutte le loro forme.